Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri

 

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI 

Il protocollo, approvato dal Collegio dei Docenti, definisce il percorso che la scuola segue per l’inserimento degli alunni stranieri nel nuovo contesto di studi in relazione all’iscrizione ed all’inserimento nella classe, all’ apprendimento e/ o al perfezionamento della L2, al supporto da offrire per il successo scolastico e lo star bene a scuola.

Il presente documento, parte integrante del P.O.F. illustra modalità condivise per l’inserimento degli alunni stranieri, come paragrafo del quel capitolo più ampio che è l’attenzione con la quale la scuola, nel suo insieme, si pone nei confronti dei propri utenti.

Gli obiettivi da perseguire sono inscrivibili in due raggruppamenti:

A)rapporto con le famiglie

1) istaurare un rapporto di fiducia con la famiglia attraverso la valorizzazione della funzione educativa dei genitori.

2) comprendere le attese, ansie, preoccupazioni dei genitori rispetto al nuovo percorso scolastico.

3) comprendere e considerare le aspettative che i genitori hanno investito sui figli e sulla loro istruzione.

4) offrire informazioni chiare sull’organizzazione del sistema scolastico.

B) rapporto con l’allievo

1) considerare e valorizzare le conoscenze e competenze pregresse.

2) considerare le abitudini dei ragazzi, fonte di riflessione e di arricchimento per conoscere la cultura di appartenenza.

Perché tali obiettivi siano praticabili è necessaria la formazione di una commissione.

Commissione intercultura, nominata dal Collegio dei Docenti, sarà formata dal Dirigente scolastico o suoi delegati, dalla funzione Pof, accoglienza, stranieri, handicap (se necessario), nonché da un docente di Diritto, di Lingua Straniera, di Matematica, di Lettere e Materie Professionalizzanti, affiancati da personale della Segreteria didattica e della Portineria (1+1)

Compiti

1) prepara e diffonde il protocollo di accoglienza e ne cura il monitoraggio, per verificare la sua corretta applicazione; (accoglienza, intercultura, pof)

2) organizza incontri con le famiglie dei nuovi iscritti alla presenza di mediatori, per facilitare lo scambio comunicativo attraverso la conoscenza degli aspetti culturali specifici di appartenenza; (intercultura)

3) organizza test di ingresso per valutare le conoscenze pregresse ed il livello di padronanza della L2. (Lettere- Matematica –Lingua straniera)

4) raccoglie dossier valido per conoscere la specificità di ogni allievo (origine, estrazione sociale e culturale della famiglia, formazione del nucleo familiare in Italia, ecc…) (segreteria – portineria)

5) raccoglie e prepara materiale informativo bilingue , organizza uno ‘scaffale per gli stranieri’ con testi che contengono informazioni sui paesi d’origine , sui sistemi scolastici, usanze, letteratura, arte,ecc.. , vocabolari di lingua madre, cd per lo studio della lingua italiana. (lingua- diritto)

6) mantiene i contatti con il consiglio di classe che ha accolto l’alunno e partecipa ai primi incontri per dare, ricevere informazioni e valutare, qualora se ne riscontrasse la necessità, la congruità nell’assegnazione della classe e con la commissione formazione classi. (intercultura)

7) avvia e mantiene i contatti con i Centri di Documentazione, costruisce una mappa delle risorse pubbliche del territorio, segue la legislazione specifica, ricerca progetti per accedere ai fondi del Diritto allo studio ed a tutti gli altri canali di finanziamento.

FASI DELL’ACCOGLIENZA

FASE   1 . ISCRIZIONE .

Segreteria

A)

Se l’iscrizione avviene prima dell’inizio dell’anno scolastico, un impiegato dell’ ufficio di Segreteria, incaricato delle iscrizioni degli alunni stranieri

- accoglie la domanda di iscrizione, stila un elenco dei ragazzi, raccoglie tutte le informazioni di prima mano. Di tutto ciò informa la Commissione Intercultura;

- comunica alla Commissione Intercultura l’elenco degli alunni che hanno presentato la domanda di iscrizione, prima che siano state costituite le classi.

 

La Commissione Intercultura

Un docente incaricato dell’orientamento si attiva per:

- prendere contatti con i referenti delle scuole medie per raccogliere informazioni utili sulle conoscenze e le competenze acquisite, per strutturare eventuali piani personalizzati.

- prepara un primo dossier sulnuovo iscritto, punto di partenza per il colloquio con la famiglia e l’inserimento nella classe

 

B)

Se l’iscrizione avviene ad anno scolastico avviato, quindi già a classi formate, la

Segreteria, tramite un addetto al rapporto con gli stranieri, si attiva per:

- dare le prime informazioni sulla scuola (depliant in più lingue) con riferimento al POF, con particolare riferimento agli allievi stranieri; il calendario scolastico; il modulo per l’insegnamento della religione cattolica o per attività alternativa. Tutto il materiale sarà redatto in più lingue.

- chiedere autocertificazione riguardante i dati anagrafici; documenti sanitari attestanti le vaccinazioni( tradotti in Italiano); informazioni riguardanti la scuola di provenienza.

- organizzare un incontro tra un docente della commissione intercultura, l’allievo e la famiglia, alla presenza di un mediatore e/ o di uno studente della scuola che conosca la lingua e le regole dell’ordinamento scolastico.

C)

La Commissione Intercultura

Un docente referente dell’intercultura, coadiuvato dal mediatore (se ne riscontra la necessità) su segnalazione della Segreteria, cura il colloquio con le famiglie e l’allievo, soprattutto sui seguenti aspetti:

- fornire chiarimenti ulteriori sull’organizzazione scolastica;

- fornire informazioni sulle strutture del territorio che offrono servizi agli stranieri;

- fornire aiuto nella compilazione dei moduli;

- raccogliere informazioni più dettagliate sulla storia scolastica del ragazzo;

- raccogliere informazioni sulle aspettative della famiglia rispetto al percorso scolastico del figlio per eventuale negoziazione interculturale.

 

Un docente della Commissione Intercultura, incaricato di curare l’aspetto della comunicazione, somministra test per valutare le competenze in L2 e nell’area   scientifica.

FASE   2 . INSERIMENTO NELLA CLASSE

A)

La Commissione Intercultura

Alla fine delle tre fasi di accoglienza, la commissione propone al Dirigente la sezione e la classe nella quale inserire l’allievo. Il Dirigente presa visione del lavoro della Commissione, ne dà l’autorizzazione.

II criteri di scelta si orientano sui seguenti parametri:

- l’età anagrafica

- scolarità pregressa

- riduzione di rischio dispersione scolastica

- classi accoglienti a basso tasso di disagio, dispersione, ecc..

- presenza nelle classi di alunni provenienti dallo stesso paese (soprattutto se l’inserimento avviene ad anno scolastico iniziato)

- presenza degli allievi stranieri, significativa, in tutte le classi, per evitare sezioni fortemente connotate in tal senso.

 

Un docente della Commissione prende contatti con il coordinatore della classe individuata per presentare tutte le informazioni raccolto sullo studente.

Il coordinatore accoglie il materiale proposto e convoca il consiglio di classe per   esaminare e condividere con i colleghi il percorso da seguire, affinché sia attuabile un proficuo inserimento.

In base al risultato dei test e del colloquio con lo studente, il C.di cl. predispone, avendone riscontrato la necessità, il Piano Educativo Personalizzato e distribuisce ai colleghi il materiale didattico e   metodologico utile per la prima accoglienza .

B)

individuazione del percorso personalizzato (se necessario) ( vedi paragrafo specifico)

C)

Il docente della Commissione intercultura comunica alla famiglia ed al ragazzo la scelta della sezione e della classe ed insieme discutono sul percorso proposto dal C.di cl. (se si ritiene opportuno, alla presenza di un mediatore).

FASE 3 . SOSTEGNO ALL’INSERIMENTO, PER LO STUDENTE E   PER IL DOCENTE

La Commissione Intercultura

Due docenti della Commissione Intercultura insieme a mediatori, preparano materiale da consegnare al coordinatore che lo condivide con tutti i docenti della classe. In specifico:

- progetti di accoglienza già sperimentati in altre realtà scolastiche o suggeriti da esperti (CD/LEI)

- carte geografiche aggiornate, foto e depliants turistici

- scritte di benvenuto in varie lingue , da attaccare alle pareti della classe

- giochi di conoscenza (utilizzare quelli già attuati dalla psicologa della nostra scuola)

- U.D. sul metodo di studio caratteristico della nazione di appartenenza (materiale preparato in collaborazione con i mediatori).

 

Un docente della Commissione Intercultura si pone a disposizione del coordinatore per qualsiasi chiarimento e per trovare insieme soluzioni ad eventuali problemi.

Mediatore

Il mediatore affianca lo studente per attività di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina e rileva i bisogni specifici di apprendimento.

Coordinatore o docenti del consiglio di classe

Informa la classe dell’arrivo del nuovo compagno/a e crea un clima di attesa.

Accompagna lo studente in visita alla scuola insieme ad alcuni ragazzi della classe ( della stessa nazionalità, se ci sono).

VALUTAZIONE

Il consiglio di classe stabilisce le procedure da seguire, orientandosi sui seguenti punti:

- le valutazioni, in italiano possono essere integrate o sostituite con quelle conseguite nei corsi di italiano L2. In ogni caso, il docente rileva gli errori grammaticali e di ortografia utilizzando la didattica dell’errore, senza però farli pesare nella valutazione

- sospendere la valutazione nel primo quadrimestre, laddove non fosse positiva per ragioni legate alla scarsa conoscenza della lingua italiana, utilizzando la dicitura “valutazione non esprimibile poiché l’alunno è in corso di alfabetizzazione”

- assegnare allo studente lavoro individuale in sostituzione di quello collettivo

- per le materie di Italiano, Storia e Diritto l’allievo può preparare relazioni sulla propria cultura d’origine

- se il ragazzo ha competenze valide, far sostenere le prove in lingua madre con la collaborazione di un mediatore

- se si valuta che il ragazzo non abbia raggiunto né gli obiettivi stabiliti dall’insegnante di L2, né gli obiettivi stabiliti dal Piano Educativo Personalizzato, questi non deve superare l’anno; invece, se si pensa che il non raggiungimento degli obiettivi sia dovuto alla difficoltà della lingua L2 e /o dalla problematicità dell’inserimento, si deve optare per la valutazione biennale

- valutare sempre anche i piccoli progressi.

 

PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO

Il C. di cl. individua percorsi facilitati o nei casi più difficili, per obiettivi, ipotizzando così un livello minimo di conoscenza, per raggiungere la sufficienza.

Un ‘adeguata motivazione unita ad un impegno costante può costituire la premessa per una valutazione, articolata nell’arco di due anni. Tale percorso è applicabile solo nel primo anno di frequenza dello studente e la documentazione relativa viene conservata nel fascicolo personale dello studente, in Segreteria.

Prassi previste dalla normativa

- riduzione degli obiettivi trasversali e cognitivi di disciplina da attuarsi in sede di riunioni di Dipartimento

- selezione di UD in considerazione delle competenze pregresse del ragazzo

- esonero nel primo anno dalla lingua straniera, o da una delle due in caso di bilinguismo, che verrà addebitata l’anno successivo come debito formativo.

 

 

Durante le ore di lingua i ragazzi possono seguire il corso di Italiano 2 o attività individuali appositamente predisposte.

 

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Educazione interculturale

C.M. 8/91989, n. 301(attività da predisporre per l’apprendimento della lingua italiana e la valorizzazione della lingua e cultura d’origine);  

C.M. 22 /7/1990, n. 205 (concetto di educazione interculturale);

C.M.   2 /3/1994, n . 73 (dimensione interculturale dell’insegnamento e convivenza democratica);

Legge n. 40 6/03/ 1998 ( diritto di accesso a scuola del minore straniero).

Compiti della scuola

D.L. del 25/07/1998, n. 286 (disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero);

DPR del 31/07/1999, n. 394 (aspetti organizzativi, insegnamento dell’italiano come L2, formazione dei docenti, integrazione);

C.M. n. 160/2001 (attivazione di corsi di lingua per cittadini extracomunitari,adulti e minori);

Legge n. 53 del 2003 (riforma dell’ordinamento scolastico, in specifico , personalizzazione dei piani di studio per la costruzione di percorsi educative e didattici per ciascuno studente).

Sostegno ai docenti

C.M. n. 155/2001 (sostegno del personale impegnato nelle scuole a forte processo immigratorio);

C.C.N.L. della scuola 2002/2005, art. 9, (misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica);

C.M. n. 40 del   6/04/2004; circolari attuative in relazione a quanto previsto ( cfr . art. 9 )

C.M. n. 41 del 24/03/2005;     “                                                                                     “

C.M. n. 91 del 21/12/2005;     “                                                                                     “

D.M. n.45 dle   4 /04/05 art.3 (interventi formativi per l’integrazione degli alunni stranieri ).        

                                                                              

Iscrizioni

D.L. n. 297/94; C.M .n.295/90;D.P.R. n.394/99 (norme riguardanti le procedure per l’iscrizione degli allievi stranieri).

Procedura assegnazione classi

D.P.R. n. 394/99, art. 45.

Valutazione

DPR n. 394/1999

Linee Guida MIUR / Febbraio 2006